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CUCINA








 Puzzone-Moena

Gli antipasti in Val di Fassa

Se vi siete chiesti che cosa vi servirebbero i fassani una volta seduti alla loro tavola, eccola la risposta. Vi farebbero accomodare servendovi come antipasto un abbondante tagliere di salumi e formaggi, tipico trentino: in primo piano trovereste, a farla da padrone, il Puzzone di Moena e il Cher de Fascia. Il primo, presidio Slow Food e prodotto DOP nella versione Malga dal 2013, è un formaggio morbido molto saporito e soprattutto, lo si intuisce dal nome, molto profumato e che viene lasciato stagionare dai quattro agli otto mesi. Leggermente più dolce è invece il secondo (il cui nome ladino si traduce cuore di Fassa) che viene prodotto senza conservanti e in maniera tradizionale utilizzando il paiolo di rame. La tradizione dei formaggi, come anche quella di altri latticini come yogurt e burro, è forte in tutte le Dolomiti tanto che si è ricreata una sorta di strada seguendo la produzione di formaggi: la Strada dei formaggi e dei sapori parte dalla Val di Fiemme, passa per Moena e Pera di Fassa per finire nel Primiero e infine nella Valle del Vanoi.
Accanto a questi formaggi non mancherebbe sicuramente qualche fetta di speck, salume originario dell’Alto Adige e tipico anche di questi territori, fortemente saporito e ideale sia da solo che all’interno di primi e secondi. Lo speck si sposa magnificamente con alcuni pani tipici del centro-nord Europa come quello di segale, quello con i semi di cumino e papavero o con pani anche più scuri e corposi. Pani che sicuramente non mancherebbero sulla tavola fassana.

I primi piatti in Val di Fassa

Sulla scelta del primo ci sarebbero sicuramente delle discussioni: canederli, ravioli o zuppa d’orzo? I canederli sono un prodotto della cucina povera che riutilizzava il pane raffermo insaporendolo con salsiccia, erbe aromatiche e formaggio; mescolando tutto con le uova si ottengono delle specie di grandi gnocchi che vanno cotti e serviti nel brodo.La zuppa d’orzo è l’ideale per riscaldarsi nelle giornate invernali ed è un piatto nutriente e sano. Altrettanto gustosi sono i tradizionali ravioli cajoncie a forma di mezzaluna con i ripieni più svariati: dai più classici spinaci e ricotta, patate e zucca ai più tipici con le erbette selvatiche, le rape rosse, i fichi o le pere.

I secondi piatti in Val di Fassa

I secondi non potrebbero che aprirsi con la polenta, cucinata con pazienza sul fuoco con l’apposita pentola; anche questo piatto ricorda la povertà della dieta contadina di un tempo, ma rivela anche una vivace versatilità della polenta che riusce ad accompagnarsi divinamente con i crauti, con la selvaggina, con la salsiccia, con i formaggi e con le erbe dei campi. Tipico della Val di Fassa è anche il gulash, piatto molto simile allo spezzatino ma più speziato grazie alla presenza abbondante della paprika.

I dolci in Val di Fassa

Nemmeno i dolci vi deluderebbero: le fortaes fassane (note anche come stromboi in altre zone del Trentino) sono frittelle dalla caratteristica forma a chiocciola servite con marmellata di mirtilli rossi o frutti di bosco. Anche lo strudel merita un assaggio: l’impasto nasconde un ripieno di mele, uva sultanina, pinoli e amaretti. La versione più golosa prevede anche la crema alla vaniglia.